raduno cicloviaggiatori brescia

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Marco Spada
view post Posted on 2/11/2009, 14:14 by: Marco Spada     +1   -1
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Ave mioprpulsi.
Eccomi qui reduce dal raduno annuale de IL CICLOVIAGGIATORE.
In effetti qualche problema c'è stato, a mio avviso da addebitare a un misto di inadeguatezze, malinteso e imbarazzo, ma credo che il tutto sia comprensibile.
Vorrei riassumere le mie impressioni, alcune delle quali confermate in questa occasione, in alcuni punti.

* Le nostre associazioni, PU e AIIC, hanno in comune l'attività ciclistica, ma con focalizzazioni differenti. Per i reclinati al centro c'è il mezzo e alla periferia quello che con esso si può realizzare, per i viaggiatori è il contrario. Il mezzo interessa ma solo come strumento, come mezzo appunto, per raggiungere lo scopo. E lo scopo è il viaggiare lento, esplorare, assaporare, conoscere se stessi, come si può intuire dall'impressionante raccolta di esperienze di viaggio http://diari.ilcicloviaggiatore.it/

* Il raduno rispecchia questo esattamente, infatti la parte riservata agli interventi dei soci è dedicata esclusivamente ai racconti di viaggio, realizzati con filmini, valanghe di foto, slideshow montati con commenti vocali e musicali. L'attenzione che i Cicloviaggiatori dedicano a documentare e condividere le loro esperienze sulla strada è molto maggiore di quella dei reclinati, forse pari a quella di questi ultimi per i progetti di costruzione o modifica dell'amato mezzo.

* Questo raduno annuale dell'AIIC è giunto alla 7ª edizione, negli ultimi anni la partecipazione e le iscrizioni di interventi sono cresciuti esponenzialmente e, avendo a disposizione solo due mezze giornate e qualcosa, gli organizzatori devono ottimizzare i tempi in modo quasi brutale e similmente selezionare gli interventi.

* Anche qui, come tra il pubblico generico e l'ambito generale dei ciclisti, è molto scarsa, quando non nulla, la conoscenza di mezzi "sperimentali" come i nostri, e proporzionalmente diffusa la diffidenza in proposito. D'altra parte la curiosità e l'interesse sono notevoli, quindi il terreno è fertile.

Detto questo, devo spiegare del mio intervento.
Con le risorse e il tempo a disposizione, avevo messo insieme un po' di materiale. Il compito non era semplice perché doveva essere rigidamente selezionato e al tempo stesso il più possibile rappresentativo dei vari aspetti di PU. L'intenzione era anche di privilegiare quello del viaggio e del turismo, ma 3 fattori l'hanno ostacolata: la mia carenza di tempo (ho potuto dedicare 1 giornata scarsa) e di fantasia (p.es. stupidamente, prima dei molti siti visti, non ho pensato di sondare la nostra sezione Turismo; almeno un'esperienza di Luciano l'avrei trovata!), la scarsa risposta alle sollecitazioni di idee che ho avanzato sul forum e PU, e infine il problema informatico.

Con il materiale raccolto ho realizzato una presentazione in PowerPoint, ma quella che ho è la versione 2007, e il suo formato di salvataggio standard è incompatibile con TUTTE le versioni di PP precedenti. Ahimè, sapevo che questo poteva essere un problema, ma all'una di notte quando ho finito e salvato, ho scordato di cambiare il formato. Al raduno non c'era nessuno che avesse la mia versione di PP per poter convertire il formato. Risultato, zero presentazione. Per fortuna mi sono portato le foto anche a parte, così ho potuto almeno mostrarle, più o meno in sequenza, e dare un'idea approssimativa di ciò di cui stavo parlando. In questo modo, però, l'importanza relativa data ai vari aspetti, tutti da trattare con il tempo contato, e già non ottimale nella presentazione, ne ha ulteriormente sofferto.

Insomma, si sarebbe potuto mettere più in risalto che la reclinata è un ottimo mezzo per viaggiare e le molte esperienze di chi lo utilizza così. E magari prospettare in modo più accattivante la possibilità di realizzare viaggi di tipo plausibilmente ciclistico (o quanto meno basati sull'energia muscolare e in completa autonomia) in un deserto, nel letto di un fiume, sulle sue acque o toccando le baie di una costa marittima. E anche soluzioni ibride tra alcune di queste modalità.
Diciamo che questo non mi è riuscito nel modo migliore... :unsure: :( image :rolleyes:

Discutendo la cosa, un organizzatore mi ha spiegato di non essersi trovato in imbarazzo perché non ho portato un racconto di viaggio almeno in parte dell'intervento (questo era stato chiarito). Il problema è che esso ha toccato l'argomento del viaggio solo di sfuggita, dando più peso ad argomenti avulsi alle tematiche dell'AIIC (ricerca della velocità, caratteristiche tecniche dei mezzi... ). Insomma era fuori tema, mentre loro hanno dovuto negare spazio a interventi più centrati del mio.

Quindi la cosa mi sembra comprensibile. D'altra parte, come riportato dagli altri reclinati presenti, l'interesse suscitato nella platea è stato notevole, perfino verso questi strani esperimenti sullo spostarsi in altri elementi. Dopotutto, ogni viaggiatore è anche un sognatore.

In conclusione, registro con un po' di tristezza l'attenzione ridotta (dal mio punto di vista, s'intende) che il Cicloviaggiatore in generale riserva al mezzo che gli permette di realizzare i suoi progetti. E mi riferisco più alla concezione del mezzo che non ai suoi componenti e materiali. Tuttavia, sono convinto che, anche se un po' incerto, il ponte è stato gettato e può essere consolidato con l'aiuto di tutti quelli che vogliono avventurarsi ad attraversarlo (e potrebbero iniziare dal Cicloviaggiatore forum o dalla discussione che seguirà, iniziata da me!). Molti ciclisti reclinati in qualche loro stagione hanno compiuto un viaggio, lungo o breve che sia, e molti sognano di godere dei vantaggi del proprio mezzo su strade sconosciute.
Ora la parola passa a chi fa progetti in garage e a chi li fa sull'atlante, per poi ritrovarsi insieme per strada.

Edited by Marco Spada - 2/11/2009, 14:41
 
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